#gryffpawa

Prequest 04

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Rebel
    Posts
    987
    Spolliciometro
    +904

    Status
    Offline
    Zoe Sugg as
    Niamh Ayla Lynch
    La scelta è solo tua, non si vive per accontentare gli altri.
    W5wJRJQ
    Pensieve ▽ Grifondoro ▽ 16 anni ▽ Scheda
    Chi sei Goku non lo sai ma presto lo scopriraiii Sì, amavo quel dannato motivetto. Era come una droga beh non proprio, lo ripetevi centinaia di volte cercando di continuare la sigla ma…no, non ci riuscivi e finivi con il ripetere svariate volte il classico nanana. Era così ingiusta la vita. Le canzoni troppo lunghe da ricordare, la paura di far sanguinare le orecchie agli altri cantando, il Labirinto che aveva tanti bei dolenti. Anche se l’ultimo punto non c’entrava niente ma la rp era in vena di boiate, capitela, ha dei problemi.
    No, dovevo smetterla di canticchiare quel motivo nella mia mente. Era troppo cul ma un’ altra volta mi avrebbe fatto scoppiare il cervello, non mi restava che estrarre un’ altra sigla dal cappello. AH AH! Italie , Italie che gatto spaziale solo tu ci regali dei gadget speciali Era molto trendy ammettiamolo e sicuramente avrei potuto creare una compilation di canzoni storpiate se la Winston non mi avrebbe denunciato per plagio prima.
    E poi avrei creato una band e li avrei fatti vestire tutti da Winx spogliarelliste e avrei avuto un successo mondiale. No, non assumevo nessuna droga. Non ancora. Fine delle boiate se, vi piacerebbe
    Osservavo l’intonaco scrostato del muro di fronte a me con disinteresse, seguivo con lo sguardo le varie scritte soffermandomici per pochi secondi per poi passare oltre. Non era uno dei miei passatempi preferiti e neanche uno dei migliori, a dir la verità mi sembrava più un tentativo disperato di cazzeggiare guardando un' interessantissima parete. Si certo non era colpa mia se Dakota Wayne non era un tipo puntuale. A dir la verità neanche io, il che non mi permetteva di criticare gli altri. No, li criticavo comunque, per il semplice fatto che tanto non mi potevano sentire finchè restava tutto nella mia mente.
    Dakota giuro che se non arrivi entro cinque minuti ti spezzo le gambe Per prima cosa mi mancava la pazienza e seconda cosa quella strada non era frequentata da gente che avrei definito onesta, il perchè avesse scelto questo posto mi era sconosciuto. Un bar no eh? Ma no,incontriamoci in un bel luogo pieno da delinquenti, sarà divertente! Ci metteremo a ballare la grifodance e poi mangeremo muffin sorseggiando champagne discutendo di piani malvagi per conquistare il mondo. O di richiudere un po’ di gente nel Labirinto.



    winston,©


    Non ho più voglia di scrivere perchè sennò non la finisco più di sparare cazzate a random, chiedo venia per il post idiota u.u
    Ah si, per la Prequest 04
     
    .
  2.     +2    
     
    .
    Avatar

    darling, didn’t you know?
    souls like yours were meant to fall

    Group
    Professor
    Posts
    15,098
    Spolliciometro
    +6,692
    Location
    Tralee

    Status
    Offline
    Candice Accola as
    Maeve Winston
    Baby I’m preying on you tonight
    giphy
    Pensieve ▽ ex-Ravenclaw ▽ 18 ▽ Scheda
    Pergamene volanti, libri aperti su pagine apparentemente a caso, una ragazza seduta al freddo sulle rive del Lago Nero. Maeve Winston scriveva appunti su fogli bianchi, sempre meno convinta della cattedra che aveva avuto ad Hogwarts. Insegnava incantesimi, ma ne sapeva abbastanza? Secondo il preside sì, ma lei non ne era certa. Un perfezionista di natura, non poteva lasciare nulla dimenticato. Sapeva che non sarebbe stata presa sul serio dalla maggior parte degli studenti, aveva appena lasciato il castello, e non aveva alcuna intenzione di lasciar posto a possibili lacune nelle sue spiegazioni. Sbuffò frustrata portandosi una mano allo stomaco, che stava cominciando a brontolare fastidiosamente. Presa com’era dal suo lavoro si era dimenticata di mangiare, ed il suo corpo si stava ribellando a quella dieta forzata. Rise fra sé in preda ad una mezza crisi isterica, contenta che non ci fosse nessuno nelle vicinanze ad osservare il suo crollo psicologico. Poggiò la testa sulle ginocchia e respirò piano, cercando di tornare a concentrarsi. Lavorare male non serviva a niente. “Zuccheri. Hai bisogno di zuccheri” L’infermiere personale della ex Corvonero prese posto vicino a lei, incrociando le gambe e porgendole una fetta di quella che aveva tutta l’aria di essere una torta al cioccolato ripiena di altro cioccolato. Fece una smorfia. “Non ho più incontrato dei Dissennatori, se era questa la tua preoccupazione” Ma ovviamente Dakota Wayne sapeva che quella era la sua preferita. Non che la bionda avesse mai nascosto la sua passione per i dolci: datele dei biscotti e vi amerà per il resto dei vostri giorni. Mugolò soddisfatta quando le papille gustative entrarono a contatto con quella bomba calorica, sorridendo fra sé. “Ciao, comunque” Disse una volta che ebbe finito di masticare, dando una leggera spintarella al rosso. Da quando avevano trovato Ezra Mason, ed avevano perfino combattuto contro un drago, se possibile l’istinto di protezione di Maeve nei confronti di Dakota si era quadruplicato. Sostanzialmente era una mamma ansiosa ed apprensiva, e si stupiva del fatto che lui non l’avesse ancora mandata a spigolare. Una delle poche persone che sì, avrebbe volentieri abbracciato fin quando non fosse diventata molesta. Un gufo planò su di loro, e come al solito Maeve si irrigidì. Quei rapaci non le piacevano affatto, la squadravano con occhi assassini e, lei ne era certa, aspettavano solo il momento migliore per asportarle gli organi e venderli al mercato nero. Si allontanò un poco, mangiando con aria afflitta ciò che rimaneva della sua torta, mentre Dakota prendeva la lettera che questi gli aveva portato. Prima di andarsene in uno sbatter d’ali, la creatura maledetta fece una finta verso Maeve, arruffando le piume con un suono gutturale e spalancando il becco ad uncino. Fottiti pensò osservandolo con aria cagnesca mentre si allontanava, cercando di ingoiare la torta senza soffocare. L’espressione di Dakota si fece seria, mentre gli occhi scivolavano veloci sulle righe della pergamena. Gli parve fosse un poco impallidito, e ciò bastò a convincerla che la privacy fosse relativa. Gli sfilò la lettera dalle mani e la lesse rapidamente, concentrandosi sui punti fondamentali. Resistenza, amica, blabla, possibile .. bla blabla. Niamh. Niamh.. non la conosceva, di conseguenza non si fidava. “Devi incontrarla, non è vero?” Wayne annuì, riprendendo la lettera fra le sue mani. Maeve si alzò e si spolverò i pantaloni, su cui erano cadute un po’ di briciole mentre, impugnata la bacchetta, con un fluido movimento del polso metteva a posto il disastro di pergamene ai suoi piedi. “Perfetto. Dove dobbiamo andare?” “Dobbiamo?”Certo, io vengo con te” Alzò le sopracciglia sottolineando l’ovvietà della cosa. Dakota assottigliò le palpebre e si mordicchiò il labbro, un tic che aveva da che Maeve lo conosceva. “Posso cavarmela da solo” Si abbassò in modo da avere gli occhi alla sua stessa altezza, piegando le ginocchia. “Non lo metto in dubbio, Dakota” Disse dolcemente, poggiando con delicatezza una mano sulla sua spalla. “Ma questo non cambia le cose. Io vengo con te. Potrebbe trattarsi di una trappola, potrebbe essere una spia, potrebbe..” “Ma..” “Ma niente. e poi per te sarà più facile uscire da Hogwarts se sei con un insegnante” Sorrise soddisfatta: mica corvonero per niente. “Scegli un luogo appartato, magari a Londra. Ci vediamo fuori dai cancelli fra un’ora” Poggiò le labbra sulla testa rossa del ragazzo e sparì dentro al castello, dove finì di prepararsi e sistemò il materiale che aveva portato precedentemente fuori.

    Ok che avevo detto luogo appartato, ma.. non voglio sapere come fai a conoscere questo posto” Disse con una smorfia, seguendo il ragazzino che faceva strada. Insieme si erano smaterializzati in un viottolo in centro, ma da quel punto in poi doveva essere lui a guidarla. Non era un assidua frequentatrice di quel posto, non amava particolarmente la città. Dopotutto, era pur sempre irlandese.
    Una ragazza, apparentemente molto fuori luogo, stava osservando il muro di fronte a sé come se contenesse i segreti dell’universo. Per quanto ne sapeva Maeve, poteva anche essere così. Dakota si diresse a passo svelto verso di lei, e la Winston lo seguì guardandosi circospetta intorno, attenta ad eventuali minacce. “Ciao Niamh” Disse educatamente, squadrandola dall’alto in basso. In realtà non sembrava minacciosa, e le ricordava vagamente qualcuno.. scosse la testa, il buio giocava strani scherzi. “Maeve Non Mi Faccio Mai Gli Affari Miei Winston, e sì, puoi parlare di fronte a me” Saltò sopra il muretto che correva per l’intera strada e poggiò la schiena al muro, facendo penzolare distrattamente le gambe.

    winston,©


    Post schifo, amatemi comunque çòç
     
    .
  3.     +2    
     
    .
    Avatar

    If you stand for nothing
    what will you fall for?

    Group
    Rebel
    Posts
    9,260
    Spolliciometro
    +5,570

    Status
    Offline
    charlie mcdonnell as
    DAKOTA WAYNE
    Thanks for making me a fighter

    ziLBawF

    Pensieve ▽ gryffindork ▽ 16 ▽ Sheet
    «Merenda?», gli chiese la primina seduta davanti a lui sbattendo i grandi occhi scuri.
    Dakota chiuse il pacchettino sperando che il contenuto non si rovinasse, e fece un sorriso. «Qualcosa del genere». Ergo: no, piccola rompiscatole. E non sono cazzi tuoi. Cheese.
    Il rosso si alzò dalla tavolata Grifondoro portandosi dietro la “merenda”, e se ne andò dalla Sala Grande salutando gli studenti che come lui si erano attardati dopo il pasto.
    Uscì dal portone principale stringendosi nelle spalle per il freddo improvviso, insultandosi per non essersi portato una sciarpa. Non gli aveva insegnato niente averla dovuta imprestare a Lilia quando l’aveva portata su quel terrazzo? No? Pff. Stupido Grifondoro.
    Continuò a camminare dirigendosi al Lago, guardandosi intorno alla ricerca di una testolina bionda e familiare che non si era presentata a pranzo. Ma non si fa, cara testolina bionda. Lo sanno tutti che se le bionde non vanno a mangiare, il mangiare va alle bionde (?).
    Da quando avevano fatto insieme quella missione in Francia, Dakota si era reso conto di volere davvero bene a Maeve Winston; certo, già da prima la chiamava il suo angelo biondo, ma aver rischiato la vita insieme, e essere riuscito a dimostrarle che poteva rendersi utile anche lui (prendendo in mano la situazione quando aveva curato lei e le altre ribelli, non facendosi uccidere dal drago...), gli aveva fatto capire una cosa davvero, davvero importante: erano amici.
    Non era lei la sua protettrice, o la sua salvatrice nei momenti di pericolo e di dubbio, non era la migliore amica di Gerald che lo trattava come un fratellino per pietà: erano pari, sullo stesso livello circa, e se erano pari voleva dire che come lei poteva fare qualcosa per lui, anche lui poteva fare qualcosa per lei.
    Come portarle del cibo pe ricaricare.
    «Zuccheri. Hai bisogno di zuccheri», disse alla biondina quando la raggiunse. Lei sembrava giusto giusto distrutta, i capelli spettinati e il viso contro le ginocchia rannicchiate, e Dakota era convinto che la sua torta preferita le avrebbe risollevato il morale.
    «Non ho più incontrato dei Dissennatori, se era questa la tua preoccupazione. Ciao, comunque»
    Dakota strinse le labbra al ricordo di quelle creature, ma poi allargò la bocca in un sorriso.
    «Se proprio non ti va, la riporto indietro», minacciò.
    Ma ovviamente alla Winnola andava: prese la torta senza farselo ripetere, e si mise a mangiarla.
    Dakota si lasciò cadere seduto accanto a lei, mettendosi comodo e guardando i fogli che la ragazza stava scrivendo. Appunti di incantesimi. Maeve si innervosiva troppo riguardo al nuovo lavoro, e Dakota proprio non ne capiva il motivo: era brava, brava davvero, sia a fare incantesimi che a spiegare. Era così felice di averla ancora a Hogwarts, che non gli importava neanche essere stato pestato giusto due giorni prima perché “cocco della prof”. Meave meritava quel lavoro, e lui voleva che sapesse che le era vicino, e che non credeva alle voci che dicevano che aveva avuto il posto solo perchè il preside era innamorato di lei.
    Aprì bocca per dirle di stare tranquilla, che non doveva preoccuparsi, quando un gufo gli lasciò cadere in grembo una lettera.
    Confuso, la prese in mano: non c’era scritto per chi fosse, ma l'animale lo fissava con occhi troppo intelligenti per fargli credere che avesse sbagliato persona, così la aprì, curioso.

    Dobbiamo parlare,


    Era l’incipit della lettera, scarna e con solo poche informazioni, firmata “Niamh” (che si leggeva Niv, mi raccomando!); Dakota immaginò fosse stata scritta così nel caso in cui qualcuno l’avesse intercettata, e questo gli fece capire maggiormente la gravità della situazione. Niamh non era una persona particolarmente paranoica: non avrebbe avuto quelle premure (lettera consegnata da un gufo invece che da una persona, nessun mittente, breve e concisa...) se non fosse stata convinta che c’era un problema. Gli aveva scritto poche righe per parlargli di questa sua amica strana che secondo lei nascondeva qualcosa, forse al riguardo dell’eterna lotta tra Bene e Male... o che forse aveva semplicemente il ciclo e voleva essere lasciata in pace (nel qual caso, Dakota non voleva indagare: “datele delle bioshes!” sarebbe stata la sua risposta, perché le brioches fanno sempre bene).
    Niamh gli chiedeva di incontrarsi, e Dakota sentì, nascosto sotto lo stupore, un moto di orgoglio: voleva lui!
    Stava già pensando il luogo dell’incontro da comunicare, quando Mae gli prese la lettera dalle mani con la forza. Dakota si limitò ad alzare gli occhi al cielo. Mamma Mae in azione, impossibile fermarla.
    «Devi incontrarla, non è vero?», chiese quando ebbe finito di leggere anche lei. Il ragazzo si riprese la lettera, infilandosela in tasca, e annuì. «Sì». Ovvio, doveva incontrarla. Chiedeva di lui, non del postino. La guardò alzarsi senza imitarla.
    «Perfetto», disse Maeve con sguardo risoluto «Dove dobbiamo andare?»
    Aveva un brutto presentimento. «...Dobbiamo?»

    ...


    «Maeve Niamh Niamh Maeve», disse con tono frettoloso senza accennare ad un saluto verso la sua compagna. «O professoressa Winston» Professoressa. Ancora gli faceva strano a dirlo. «Come ti pare». Secco, veloce. Si appoggiò al muretto con le braccia conserte, guardando Niamh e aspettando che iniziasse lei a parlare da dove voleva.
    Ok, era leggermente scocciato.
    Non (ma un po’ sì) perché adesso era il bambino che non veniva lasciato da solo a fare dolcetto e scherzetto, ma era quello con la mamma milf che lo seguiva ovunque, ma, tanto per iniziare, perché erano nel posto sbagliato.
    Cioè... il posto era giusto, era esattamente quello che aveva detto a Niamh, solo che faceva schifo. Un’ora prima, mentre si toglieva la divisa di Hogwarts per indossare qualcosa che non urlasse "sono un ragazzo che sta tagliando scuola, notatemi!", aveva chiesto a Gerald, anche lui in sala comune a fingere di studiare, dove si incontrassero di solito le persone che non volevano essere sentite nei suoi amati film e fumetti. «Luoghi pubblici, ma che non diano troppo nell’occhio, direi», aveva commentato continuando a sfogliare le pagine.
    «Quindi?»
    Aveva alzato lo sguardo su Dakota, e l’aveva fissato per un lungo momento. «Sei mai stato in Gordon Street?»
    No. Non c’era mai stato, e c’era un cazzo di motivo se non c’era mai stato: era un posto orribile, squallido, e praticamente deserto. E lui che si era pure fatto spiegare dov’era! Probabilmente, portando lì le due ragazze, queste si erano chieste se non fosse un deficiente.
    Forse Gerald voleva fargli uno scherzo, forse pensava che non ci sarebbe andato davvero. Che importava? Ormai Dakota era lì e doveva fingere che fosse esattamente dove voleva essere.
    Accennò un sorriso per risultare meno scazzato. “Sta sera, quando torno a Hogwarts, gli scambio il dentifricio con la crema antibrufoli. Poi glielo faccio mangiare”, pensò.
    Se, torni, Dakota, se torni. #spoiler
    winston,©
     
    .
  4.     +2    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Rebel
    Posts
    987
    Spolliciometro
    +904

    Status
    Offline
    Zoe Sugg as
    Niamh Ayla Lynch
    La scelta è solo tua, non si vive per accontentare gli altri.
    W5wJRJQ
    Pensieve ▽ Grifondoro ▽ 16 anni ▽ Scheda
    Dakotino carotino arrivò poco dopo per sua fortuna, no perché sennò quella brava ragazza qual’era Niamh l’avrebbe menato. Generalmente la mia creatura non era violenta, ok però non era nemmeno pace, amore, e gioia infinita, tranne quando era provocata.
    Una ragazza incazzata era pericolosa, una grifondoro incazzata era decisamente peggio. E non lo dico tanto per dire, ma avevate visto lei e Lux in Sala Comune dei mesi prima? La mia creatura era assatanata tanto che avrebbe strozzato volentieri Lucas con il suo intestino, sicuramente qualcuno avrebbe sicuramente apprezzato ”Taci stronza, Lux non ha fatto nulla volontariamente!” Ah si giusto, comunque metà forum non regge la vostra ship diabetica ”Ma chi li conosce?” Non essere maleducata Niamh Ayla Lynch, anzi per punizione ti…#spoiler No, non voglio spoilerarvi niente, non sono una persona così orribile.
    Dimentico un piccolo particolare, Dakota non era solo. Il perché si fosse portato dietro quella bionda di nome Maeve (si legge MAEVE ovviamente) era sconosciuto a Niamh, voleva saperlo siccome gli aveva specificatamente di venire solo. Ma tanto Wayne era una testa di carota (?) quindi doveva venire con l’amichetta del cuore, e magari non era solo un’amica…tanto si sapeva in giro che Dakota era una sgualdrina e per di più senza cuore: friendzonare Lilia in quel modo, non si fa Wayne.
    Forse a far cadere tutti ai suoi piedi erano i suoi swishosi capelli rossi lo Shanelle n. 5 che usava. Non voglio monopolizzare il post con la sua persona seppur resti facilmente sputtanabile.
    Amichetta o no Niamh non si fidava di lei brava, non si accettano caramelle dagli sconosciuti non la conosceva neanche e Dakota sosteneva che fosse un’ insegnante ”Ma dove?”, era troppo giovane e avevano più o meno la stessa età. Sì, magari il rosso si drogava, sul serio, chissà che Maddy non l’avesse contagiato.
    La ragazza sospirò passandosi la mano fra i capelli, e ora cosa gli diceva? Chi le dava la garanzia che Maeve non fosse una spia? Nessuno a parte Dakota, ma soltanto il fatto che l’avesse portata quando aveva specificato di essere da solo faceva di lui una brutta persona, anzi, avrebbe dovuto dondolarsi in un angolo buio e chiedere pietà.
    Non aveva tempo da perdere e il fatto che il caro Dakota e mangiato se ne stava comodamente appoggiato al muro sorridendo come un ebete le faceva prudere le mani. Certo, gli voleva bene ma fino ad un certo punto e quando le incominciavano a girare le palle non le importava di chi aveva vicino. No, non era violenta. Solo che faceva più trasgre scriverlo.
    Sbuffò Dakota, mi posso fidare di lei? non era esattamente educato chiederlo davanti a una persona ma dopotutto Niamh non si era mai fatta problemi a dire quello che pensava e se la Winston l’avesse presa male avrebbe semplicemente scrollato le spalle e l’avrebbe liquidata con un “Ops”.
    Non voleva neanche fare bella figura davanti a lei, e si, Dakota aveva degli amici maleducati nel caso l’avrebbe chiesto. Poteva anche essere una bravoa ragazzoa ma non doveva fraternizzare con il nemico con le serpi, prima Sciein, poi Jason…doveva avere un debole per la casata verde-argento.
    Bastò un cenno affermativo da parte del rosso per capire da che parte stava Maeve, era una Ribelle come loro, ora si spiegava la sua presenza Capisco, comunque arriviamo al sodo. Sono qui per parlarvi di una mia amica, Tiara, ultimamente si comporta in modo…strano non era paranoica e solitamente lasciava condurre la propria vita agli altri, più che altro perché non gliene fregava niente ma con Nath era diverso, si conoscevano dal primo anno e negli ultimi tempi il suo comportamento era mutato radicalmente, non se lo riusciva a spiegare Nel senso che ultimamente evita di farsi vedere in giro, è scontrosa e sembra un’ altra persona, non la riconosco più…il suo nome è Tiara Reddiet, sapete qualcosa di lei? Qualsiasi cosa davvero.
    Sentiva qualcosa nel petto, come un fardello, sapeva che qualcosa non andava. E che presto avrebbe travolto tutti.



    winston,©


    Edited by Lady D. - 16/10/2014, 22:15
     
    .
  5.     +2    
     
    .
    Avatar

    darling, didn’t you know?
    souls like yours were meant to fall

    Group
    Professor
    Posts
    15,098
    Spolliciometro
    +6,692
    Location
    Tralee

    Status
    Offline
    Candice Accola as
    Maeve Winston
    Baby I’m preying on you tonight
    giphy
    Pensieve ▽ ex-Ravenclaw ▽ 18 ▽ Scheda
    Maeve Winston aveva molti pregiudizi. Essendo una ragazza particolarmente pignola, aveva la necessità di classificare ciò che la circondava alla ricerca di un ordine che il caos non avrebbe mai avuto. Il suo problema più ricorrente erano i Grifondoro. Probabilmente era stata colpa di Lucas Italie: avevano frequentato Hogwarts insieme, avevano dato i MAGO insieme, erano stati entrambi caposcuola, e Maeve non poteva fare a meno di.. detestarlo. Una di quelle persone troppo sicure di sé, che passavano il limite del ‘Vorrei avere io la sua sicurezza’ per sfociare in ‘Ma chi ti credi di essere?’. Incomprensibilmente tutti i rosso oro che aveva incontrato nella sua vita, si potevano così riassumere. Si buttavano nel mezzo dello spettacolo senza conoscere le battute, solamente per avere un faretto piantato in piena faccia. Inutile sottolineare che lei, il faretto, gliel’avrebbe sbattuto in faccia volentieri. Negli ultimi anni aveva cominciato a ricredersi. Aveva un sacco di amici Grifondoro, ed aveva cominciato a pensare che dopotutto non fossero così male. L’irritante poteva diventare divertente con le giuste persone, specialmente quando lei poteva continuare a punzecchiarle sapendo che, comunque, non l’avrebbero odiata.
    Poi incontrava persone come Niamh Lynch, e si chiedeva: ‘perché cambiare idea solo per una manciata di persone?’ Una parte di lei si ripeteva che non era il fatto che fossero dei Grifondoro a renderli colpevoli, quanto la loro faccia tosta. La casata non cambiava l’identità di una persona. Ma erano coincidenze il fatto che la maggior parte delle facce toste fossero dei Grifondoro? Io non credo. Un abbraccio, Maeve.
    Un giorno. Sarebbe arrivato il giorno in cui, armata di una Miley Cyrus incazzata, avrebbe raso al suolo la loro stupida torre. Ma non era quello il giorno.
    “Dakota, mi posso fidare di lei?”
    Abbassò le palpebre e sorrise, incredula davanti ad una domanda del genere. Ecco perché, solitamente, preferiva passare del tempo assieme a dei Corvonero: non facevano domande stupide. Non sottolineò la sua maleducazione, e nemmeno la poca intelligenza della questione. Insomma, se non si fosse potuta fidare, Dakota non avrebbe tollerato la presenza di Maeve Winston. Sì era auto invitata, ma se fosse stata una questione nettamente più privata Wayne avrebbe puntato i piedi a terra impedendole di andare. A lei pareva così ovvio.. ma lei non era una Grifondoro. Scusate, Grifi amici, ma alcuni vostri compagni me le servono su un vassoio d’argento. Se prima era diffidente, ora lo era il doppio: non l’aveva mai vista alle riunioni dei ribelli, non avevano mai partecipato a nessuna missione insieme, non ne aveva mai sentito parlare fra i membri della resistenza. Non mise mano alla bacchetta solamente per evitare di essere fraintesa, ma in caso di pericolo ci avrebbe messo meno di un secondo ad estrarla e metterla fuori combattimento. Mi posso fidare di lei?. E, diamine, l’avrebbe fatto anche con piacere.
    No, ma a Dakota piace rischiare” Rispose sporgendosi in avanti con le sopracciglia inarcate ed un sorriso gelido sulle labbra, proprio mentre il rosso le rispondeva l’esatto contrario. Tornò a poggiare la schiena al muro, chiedendosi se in effetti non fosse stato sciocco seguire due ragazzini in una malfamata zona di Londra. Probabilmente si trattava di qualcosa di stupido, e lei aveva un sacco di lavoro da fare. Fece un sospiro profondo, pensando che non avrebbe comunque lasciato andare Dakota in un posto del genere. Ci teneva a quel ragazzino, dannazione.
    “Capisco, comunque arriviamo al sodo. Sono qui per parlarvi di una mia amica, Tiara, ultimamente si comporta in modo…strano” Alzò nuovamente le sopracciglia scettica, ma si trattenne dal dire qualcosa di stupido. Prima voleva saperne di più, e poteva trattarsi di qualcosa di davvero poco piacevole. “Nel senso che ultimamente evita di farsi vedere in giro, è scontrosa e sembra un’ altra persona, non la riconosco più…il suo nome è Tiara Reddiet, sapete qualcosa di lei? Qualsiasi cosa davvero” Inclinò il capo da un lato, facendo scivolare i capelli biondi a farle da tendina. Il nome le diceva qualcosa, ma non riusciva a localizzare cosa. Scese dal muretto con un balzo, mettendosi a camminare avanti e indietro. “Già sentita. Biondina, piccolina..?” Domandò, più per trovare una conferma che come domanda vera e propria. “So che voleva entrare a far parte della..” Alzò gli occhi al cielo, puntando la bacchetta intorno a loro. Muffliato. I muscoli delle spalle si rilassarono, mentre tornava a volgere l’attenzione ai due ragazzi. “Resistenza. O almeno, questa era la voce che girava, ma io non credo di averci mai avuto a che fare. Magari ci è riuscita, ed ha paura che tu scopra il suo segreto. Magari non sa che sei una di noi. Hai sentito qualcosa? E tu, Dakota?” Non sapeva perché, ma la cosa non le piaceva. Di solito i ribelli cercavano di non comportarsi in modo strano per non destare sospetti, il che significava che in tutti i casi avrebbe dovuto fare un bel discorsetto con Tiara. Però c’era qualcosa che le stuzzicava la memoria.. ”Ha parenti?” Domandò fermandosi improvvisamente, alzando lo sguardo verso i due ragazzi.
    winston,©
     
    .
  6.     +2    
     
    .
    Avatar

    If you stand for nothing
    what will you fall for?

    Group
    Rebel
    Posts
    9,260
    Spolliciometro
    +5,570

    Status
    Offline
    charlie mcdonnell as
    DAKOTA WAYNE
    Thanks for making me a fighter

    ziLBawF

    Pensieve ▽ gryffindork ▽ 16 ▽ Sheet

    Dakota sorrideva distrattamente, pensando ai suoi propositi di vendetta verso Gerald, e non sentì subito il vento freddo soffiare, i coyoti ululare, e la tipica musichetta wenstern che partiva mentre Niamh e Maeve si scrutavano attentamente, le mani a pochi centimentri dalle pistole, pronte entrambe a tirarle fuori dalle fondine e sparare (che vinca la migliore!). Poi, finalmente, si accorse della tensione sessuale, non appena dedicò alle due ragazze un minimo di attenzione in più. Guardò prima l'una e poi l'altra. E' per questo che non funzionano i triangoli amorosi, gente. Allo sbuffo di Niamh Dakota aveva visto Mae prendere un respiro più lungo degli altri, e sebbene non mostrasse segni di arrabbiatura, lui indovinò l’astio istintivo che stava provando per la ragazza. Cavoli, si guardavano come due lupi pronti a sbranarsi (i lupi si sbranano?) per il dominio del branco... e, dopo un’attenta (?) analisi, Dakota elaborò che forse era lui, il branco.
    Uuuuh stava per assistere ad una lotta nel fango tra donne?
    Sperava proprio di no: sarebbe stato contro producente: non ci sarebbe stato nessuno a gioirne a parte lui e quel barbonedrogatoalcolizzatocosera in fondo alla strada, che probabilmente era comunque troppo morto per fare il tifo col grifo ho fatto la rima.
    «Dakota, mi posso fidare di lei?», alzò di scatto lo sguardo sulla grifa, che aveva ben pensato di continuare la sessione di occhiatacce con un’accusa intrinseca. Oltre al fatto che aveva ignorato Mae e non aveva detto neanche piacere ma cavoli Niamh è la tua prof, vuoi prendere tutte T in incantesimi?. Ahia. Meno male che la Winston non era una che se la prend- come non detto. Maeve stava sorridendo. Brutto segno: di solito faceva quel ghigno quando pensava ad una di quelle cose che pensano sempre i corvonero, tipo “non siamo noi intelligenti, sei tu stupido... stavo scherzando, noi siamo intelligenti, ma tu sei lo stesso stupido”.
    «Si» «No» risposero insieme il ragazzo e la corvonero. «...ma a Dakota piace rischiare»
    Perché non poteva avere amici normali? Davvero, per una volta che provava a prendere una situazione sul serio e non rispondeva lui ironicamente, doveva farlo Mamma Winston?
    Le diede un buffetto sulla gamba che Niamh non avrebbe visto, sorridendo per far capire alla grifa che non doveva prenderla male, perché era una battuta quella di Mae, e poi tornò ad ascoltare attentamente il discorso.
    Niamh accennò, come nella lettera, a questa sua amica che si comportava in modo strano. Questa voltà, ne citò anche il nome: Tiara Reddiet. Perché l’aveva già sentito? Fors- no. Scosse la testa fra sé e sé. Non riusciva a collegare un nome alla faccia. Anche dopo che Mae accennò all’aspetto di questa ragazza, non fu in grado di rievocare il visino di quella ragazza. Biondina, bassina: Maeve Winston sapeva sempre trovare gli aggettivi giusti che riuscissero a far capire nel minor tempo possibile... ma non questa volta.
    Dove l’aveva già sentito...?
    «So che voleva entrare a far parte della Resistenza» l’aveva sentito, e anche da poco. «O almeno, questa era la voce che girava, ma io non credo di averci mai avuto a che fare.» non più di poche settimane prima, se non addirittura meno «Magari ci è riuscita, ed ha paura che tu scopra il suo segreto. Magari non sa che sei una di noi.» magari era passata in infermeria? «Hai sentito qualcosa? E tu, Dakota?» Dakota. Domanda. Rispondi! Scosse la testa rapidamente, continuando a pensare a quella ragazza senza volto. In infermeria, sì, di sicuro sì. «Ha parent-?»
    «Tiara Reddiet!», esclamò Dakota tutt’un tratto.
    Battè il pugno sulla mano, entusiasta. «Tiara Reddiet!» ripetè. «Letto 21: Basil Flatcher. Tre goccie di Febrillo ogni due ore; ogni quattro, aggiungere una foglia di salvia» You’re so random Dakota Wayne.
    Forse sembrava che stesse sparando parole a caso, ma non era così no vi giuro non era così non in quel caso. Dakota ora ricordava perché quel nome non gli era sconosciuto: non ne aveva sentito parlare nei corridoi di Hogwarts, bensì in infermeria, esattamente dal paziente del letto 21, Basil, che aveva contratto la febbre degli gnomi ed era dovuto rimanere in infermeria otto giorni. E, come forse si è capito, a occuparsi di lui era stato anche Dakota, quand’era in infermeria, soministrandogli la medicina e, inevitabilmente, ascoltando i pettegolezzi con cui lo aggiornavano i suoi amichetti quando venivano a trovarlo.
    “...no, te lo giuro, l’engorgio ha funzionato e le sono venute due bocce così!” “La lezione di Arti Oscure è stata una figata, peccato tu te la sia persa” “C’è questa nuova ragazza tra i mangiamorte che è fighissima. Tiara Reddiet, si chiama... la conosci? Non penso che loro vogliano che si sappia in giro; forse hanno paura che i ribelli uccidano la sua famiglia”.
    Tiara Reddiet. Mangiamorte.
    Si ricordava, adesso: si ricordava che avrebbe voluto intervenire nella discussione per dire che i ribelli non uccidevano la famiglia di nessuno, che quelli erano i mangiamorte. Gli stava particolarmente a cuore come causa... ma ovviamente era stato in silenzio, mentre quei ragazzi a malapena si spostavano per farlo passare uando chiedeva "permesso", reputandolo meno di zero. Alla faccenda “Tiara Reddiet” Dakota aveva dato poca importanza, perché era normale entrare nelle schiere dei mangiamorte, e il mondo doveva essere proprio piccolo se ora Niamh gli chiedeva di lei.
    «Neo mangiamorte. Ho sentito dei tipi parlarne in infermeria», spiegò in breve. Dopo un attimo, però, inclinò la testa di lato guardando Mae, ripensando a quanto aveva appena detto lei. «Aspetta. Sei sicura che stesse cercando di entrare nei ribelli?»
    winston,©


    Dovevo inventare. Ho inventato ♥ se qualcosa non va ditemi ahahah
     
    .
  7.     +2    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Rebel
    Posts
    987
    Spolliciometro
    +904

    Status
    Offline
    Zoe Sugg as
    Niamh Ayla Lynch
    La scelta è solo tua, non si vive per accontentare gli altri.
    W5wJRJQ
    Pensieve ▽ Grifondoro ▽ 16 anni ▽ Scheda
    Forse era stata troppo precipitosa con lo strano comportamento di Tiara, magari aveva il ciclo e voleva essere lasciata in pace o poteva essere qualsiasi altra cosa di futile. Per non contare il fatto che preoccuparsi troppo faceva venire le rughe prematuramente.
    Ecco, nel caso si fosse preoccupata per nulla aveva appena fatto una figura di merda con Dakota e Maeve, poteva sempre distrarli e cambiare argomento con un “chi vuole un thè?”, forse –senza forse- era un’idea stupida, ma ehi, tutti gradivano thè e pasticcini quando fuori faceva freddo!
    Maeve. Non le andava particolarmente a genio: aveva un’aria da So tutto io e sono migliore di te e poteva scommettere che la sua ex-casata era Corvonero alias mangio i libri a colazione . Che poi magari i Corvi non erano neanche male ma tendevano sempre a metterti a disagio con il loro comportamento troppo logico, ti sentivi costantemente messo alla prova, insomma si dovevano seriamente dare una calmata. E lo dico per il loro bene, insomma a nessuno piace essere controllato in questo modo parola di Francesco Amadori.
    Sembrava un incontro di boxe: in un angolo per i corvi Maeve e dall’altro angolo Niamh per i grifi, mentre Dakota era la ragazza sexy in bikini che indicava i round. Le ragazze si lanciavano occhiatacce mentre aspettavano che l’arbitro desse il via, beh tutti avrebbero pagato il biglietto per vederle scannarsi, non era mica una cosa da tutti i giorni. Anche se era meglio la cara vecchia lotta nel fango, vero Dakota?
    Si No risposero insieme il rosso e la bionda ...ma a Dakota piace rischiare Davvero simpatica Maeve, senza dubbio.
    Niamh non se lo sapeva spiegare ma in quel momento stava immaginando un koala con la rabbia (?) che impazziva per poi morsicare violentemente il testone di Gollum e strappargli i capelli. Scene random che si verificavano ogni tanto nella nostra sua testolina malata, tutto nella norma insomma tranquilli.
    Già sentita. Biondina, piccolina..? adesso avevano la certezza di parlare della stessa persona, non che avessero molta possibilità di fraintendimento, ma era importante stabilire di chi si parlava perché Niamh si confondeva facilmente e una volta era riuscita addirittura a sbagliare completamente argomento parlando del suo vicino di casa anche rinominato “colui che lavorava all’Abercrombie al posto di un famoso giocatore di Quidditch. Si sarebbe ricordata di quella figuraccia per sempre.
    Si esatto, proprio lei! Ne sapeva molto di situazioni imbarazzanti adesso che ci rifletteva su, ed esempio come quando era scappata da quello che pensava essere un maniaco e che poi si era rivelato essere suo fratello #spoiler.
    ”Se vuoi ripasso dopo, così hai un po’ più di tempo per riprendere fiato e puoi ricominciare la fuga” disse una voce a lei sconosciuta Oh porca bombola avvampòi all’istante ricordando di come era scappata prima, era stato sicuramente il karma a farglielo ritrovare davanti –non che la visione le dispiacesse-. Era inutile negare il fatto che fosse scappata a causa sua visto che era stato abbastanza palese quindi si limitò a farfugliare parole incomprensibili.
    In quel momento desiderava che la terra si aprisse sotto di lei per inghiottirla e il fatto che continuasse a guardarla con quell’aria beffarda non l’aiutava granchè.

    Decisamente una delle figure peggiori che avesse fatto nella sua vita, sperava sempre che un giorno se ne dimenticasse visto che non perdeva giornò per prenderla in giro su come era scappata da lui. Tutti al posto suo l’avrebbero fatto, non si trattava solo di lei, Vero?

    So che voleva entrare a far parte della..Resistenza. O almeno, questa era la voce che girava, ma io non credo di averci mai avuto a che fare. Magari ci è riuscita, ed ha paura che tu scopra il suo segreto. Magari non sa che sei una di noi. Hai sentito qualcosa? E tu, Dakota? Il rosso sembrava in uno stato di trance tanto che Niamh avrebbe voluto sventolargli la mano davanti agli occhi e urlare “Ehi, c’è qualcuno?” ma si trattenne visto che a) non erano soli e b) non le piaceva l’idea di attirare l’attenzione in quel quartiere.
    Resistenza? E’sempre stata neutrale, o almeno a me ha detto così, non sembrava il tipo di persona che andava contro il Regime entrando nei Ribelli… Quella mi era nuova, non me lo sarei mai aspettata, non eravamo esattamente amiche del cuore che si confidavano tutti i segreti e bla bla bla ma qualcosa su di lei pensavo di saperlo.
    Ha paren- la bionda venne interrotta da Dakota che incominciò a farneticare su letti, infermeria e foglie di salvia? Oh, era sempre stato un ragazzo strano infondo e quando incominciava a parlare di cose mediche incominciava a non seguirlo più, era meglio lasciare che si sfogasse facendo finta di ascoltarlo.
    Neo mangiamorte. Ho sentito dei tipi parlarne in infermeria. Aspetta. Sei sicura che stesse cercando di entrare nei ribelli? Colpo di scena signori e signori, questo non se lo aspettava nessuno, tanto meno Niamh. Strabuzzò gli occhi e potei giurare che il suo visto perse colore M-mangiamore? Era impossibile, non poteva essere passata al lato oscuro da un giorno all’altro, certo era una cosa normale unirsi ai “cattivi” ma non se lo saprebbe aspettata da lei. In un certo senso si sentiva tradita anche se ora si spiegavano molte cose Non è che uno di voi due si è sbagliato? Mi sembra strano che prima abbia provato ad entrare nei Ribelli e poi si sia unita ai Mangiamorte, a meno che…no, non può essere entrata di proposito in tutte e due le fazioni, ci dev’essere un errore, per forza . Negare la realtà, ecco cosa stava cercando di fare disperatamente Niamh.



    winston,©
     
    .
  8.     +2    
     
    .
    Avatar

    darling, didn’t you know?
    souls like yours were meant to fall

    Group
    Professor
    Posts
    15,098
    Spolliciometro
    +6,692
    Location
    Tralee

    Status
    Offline
    Candice Accola as
    Maeve Winston
    Baby I’m preying on you tonight
    giphy
    Pensieve ▽ ex-Ravenclaw ▽ 18 ▽ Scheda
    Niamh pareva essere caduta da un altro pianeta, possibile che non la conoscesse? Non si trattava di immodestia, anzi, la maggior parte delle voci che giravano non erano affatto lusinghiere.. ma era pur sempre stata la caposcuola dei Corvonero, tutti la conoscevano al castello. E sì, nonostante amasse essere al centro delle attenzioni, avrebbe preferito che non fosse stato così, motivo per cui era indecisa se sentirsi offesa o lusingata dall’apparente innocenza dimostrata dalla Grifondoro. E poi, quando avesse avuto lezione, non avrebbe avuto problemi a farsi riconoscere. Lanciò un’occhiataccia a Dakota, la quale le stava silenziosamente chiedendo di fare la brava. Lui non avrebbe potuto vederla, ma probabilmente immaginava la sua espressione. Un tempo la Winston non era così facilmente condizionabile, o malleabile. Se si impuntava su qualcosa la portava a termine, a prescindere delle persone che avrebbe ferito nel tragitto; crescendo si era ammorbidita, e se Wayne voleva che si comportasse bene poteva fare quello sforzo. Per lui, però: dopotutto se si era trascinata fino a lì, era stato solo per lui. Sembrava così piccolo, sembrava avere così bisogno di lei! E razionalmente sapeva che non era così, l’aveva visto all’opera con i feriti nel momento in cui lei era rimasta paralizzata, ma era difficile da accettare. Lasciò correre, e sperò che il gesto valesse quanto le rodeva nell’animo.
    “Resistenza? E’sempre stata neutrale, o almeno a me ha detto così, non sembrava il tipo di persona che andava contro il Regime entrando nei Ribelli” Maeve alzò le sopracciglia, continuando a fare avanti e indietro per cercare di concentrarsi. A lei al castello arrivavano molte voci riguardo a possibili candidati, ed era abbastanza certa di averlo sentito in tale frangente il nome della ragazza. La memoria di Maeve non era rinomata, e tendeva a scordarsi i nomi ad una velocità tale, che li dimenticava ancor prima che glieli dicessero. Tiara. Sì, aveva pensato al diadema dei Corvonero, ecco perché le era rimasta impressa. Non conoscendo la ragazza, però, non poteva contestare l’affermazione di Niamh. Magari era stata molto brava a fingere, e..” Letto 21: Basil Flatcher. Tre goccie di Febrillo ogni due ore; ogni quattro, aggiungere una foglia di salvia” Ananas, ornitorinco, paguro e frangi pane. Guardò Dakota interrogativamente, cercando il nesso fra le cose. Non era esattamente un percorso intuitivo, ma quando ci si metteva d’impegno Maeve riusciva a ragionare abbastanza in fretta: il rosso faceva da assistente a Rosier, in infermeria, quindi magari aveva sentito qualcosa di importante. Magari Basil era suo cugino, di Tiara, e li aveva sentiti parlare di.. cose. O forse Dakota Wayne era solo troppo sotto pressione.
    “Neo mangiamorte. Ho sentito dei tipi parlarne in infermeria. Aspetta. Sei sicura che stesse cercando di entrare nei ribelli?”
    Il suo sguardo si fece più acuto e sottile, mentre il corpo lentamente si irrigidiva. Le brutte notizia arrivavano sempre così: piano, come un’onda che prende la rincorsa per infrangersi con più violenza sulla sabbia. Lanciò a Dakota uno sguardo allusivo: sì, ne sono certa.
    “Non è che uno di voi due si è sbagliato? Mi sembra strano che prima abbia provato ad entrare nei Ribelli e poi si sia unita ai Mangiamorte, a meno che…no, non può essere entrata di proposito in tutte e due le fazioni, ci dev’essere un errore, per forza”
    Si inumidì le labbra, mentre la sua mente si arrovellava alla ricerca di una soluzione. Potevano esserci diverse risposte, e nessuna delle quali avrebbe trovato conferma nei loro sguardi dubbiosi. Dovevano chiedere a Barrow, Keanu o Ethienne, di certo ne avrebbero saputo qualcosa in più. E dovevano farlo subito: meglio paranoici che morti. “Se torniamo a scuola in tempo posso cercare Ler..Dakota, qualcosa ti brilla nella tasca” Disse interrompendosi, puntando un dito verso la divisa del ragazzo. Spostando lo sguardo su Niamh, vide il medesimo bagliore, reso più brillante dal buio circostante. Che tempismo! Un mezzo sorriso ironico, mentre tastando nella tasca posteriore trovava qualcosa di rotondo che lentamente, sotto i suoi polpastrelli, si scaldava. Prese la moneta dei ribelli fra le dita, rigirandola per vedere la data dell’incontro. “Possiamo chiedere di persona, e se li troveremo tutti e tre insieme tanto meglio. Probabilmente non è nulla” Non ci credeva nemmeno lei, ma sentiva il bisogno di dirlo ad alta voce per far sì che, invece, fosse reale. La tempistica in realtà le piaceva davvero poco: da brava logica, e razionale, corvonero, non credeva nelle coincidenze.
    winston,©
     
    .
  9.     +2    
     
    .
    Avatar

    If you stand for nothing
    what will you fall for?

    Group
    Rebel
    Posts
    9,260
    Spolliciometro
    +5,570

    Status
    Offline
    charlie mcdonnell as
    DAKOTA WAYNE
    Thanks for making me a fighter

    ziLBawF

    Pensieve ▽ gryffindork ▽ 16 ▽ Sheet
    All’affermazione di Dakota, Niamh si era scaldata. Sembrava improvvisamente sconvolta, come se l’idea della sua amichetta nei mangiamorte fosse una cosa davvero, davvero terribile... e lo era, in effetti. Dakota aveva forse amici che facevano parte del regime, che lo supportavano, ma nessuno effettivamente mangiamorte #sognaragazzosogna. Se avesse scoperto che qualche suo conoscente lottava per la causa opposta alla sua, ci sarebbe per lo meno rimasto di merda (pfui, fortuna che non avrebbe incontrato nessuno studente di Hogwarts a caso da lì a pochi minuti fra le schiere dei cattivi! Insomma, era una eventualità così distante! Perchè lui gli amici se li sceglieva bene, mica andava a farsi serpeverde random che uccidevano i babbani nelle lezioni di Arti Oscure AHAHAH #dakotasgualdrina).
    «Bla bla bla mi sembra strano che prima abbia provato ad entrare nei Ribelli e poi si sia unita ai Mangiamorte bla bla bla due fazioni, bla bla bla errore!»
    Niamh stava parlando, cercando di convincerli che uno dei due aveva sbagliato e no, non poteva essere sia una mangiamorte che una ribelle, ovviamente, ma Dakota era distratto a guardare Maeve, e a decifrare le occhiate che gli stava lanciando.
    A volte il ragazzo si chiedeva se per caso loro due non riuscissero a comunicare attraverso il pensiero: a volte bastava uno sguardo per capirsi, nonostante la differenza d’età. Dakota riusciva a sentirsi intere discussioni fra loro due nella testa, a volte semplic come: “Hai preso un maglioncino pesante?” “Sì, mamma” "Spero non quello verde; il verde non ti dona" "No, non quello verde, tranquilla", alle più serie, come adesso: “sì, è una ribelle, ne sono sicura” “Ma è anche una mangiamorte...” “Dobbiamo avvisare qualcuno” “Sì, tanto tu hai conoscenze intime nei pezzi grandi... *ammicc*” “DAKOTA!” “Che c’è? Le voci girano... e non è come se ti stessi giudando. Il professor Leroy è un-” “Questa discussione finisce qui”
    Maeve prese parola effettivamente, rivolgendosi sia a Niamh che a lui. Peccato: forse si era davvero solo immaginato quello scambio di battute, ma a Dakota avrebbe fatto piacere per una volta farsi i fatti dell’amica e sapere come stava andando la sua vita sentimentale col preside. Uuuuh amore sul lavoro. Con un uomo più grande! Per chiare ragioni, Dakota era l’ultimo a poter giudicare (cotta per uomo etero fidanzato nonchè capo di dieci anni più grande, già).
    «Se torniamo a scuola in tempo posso cercare Ler-... Dakota, qualcosa ti brilla nella tasca»
    Il ragazzo abbasso lo sguardo sul tenue brillio, e ora che ci faceva caso sentiva il pantalone in quel punto bruciare.
    «Una chiamata dai Ribelli proprio mentre stiamo parlando di chiamare i Ribelli», sussurrò divertito. Coincidenze? Io non credo.
    Chissà che non li avessero sentiti parlare perchè c'erano delle spie o delle magicimici in giro... oppure dei ninja. I ninja c'entrano sempre.
    «Possiamo chiedere di persona, e se li troveremo tutti e tre insieme tanto meglio. Probabilmente non è nulla»
    Dakota tirò fuori il galeone, imitato dalle altre due ragazze, e se lo rigirò senza nessuno vero motivo sulle nocche come un prestigiatore babbano, attento che nei dintorni non ci fosse nessuno che potesse averli visti, e poi lo fece sparire (che era più o meno la cosa che avrebbe fatto se fosse stato chiamato a Hogwarts; Dakota, nessuno ti ha insegnato che con giochini del genere l'attenzione l'attiri, invece che distoglierla?). Non era ancora nella ribellione da abbastanza tempo per stare tranquillo, solo pochi mesi: le chiamate lo sorprendevano ancora. “Probabilmente non è nulla”... certo. Perché Boss Barrow li chiamava proprio quando non era nulla. Per favore Winston, se cerchi di non far terririzzare due ragazzini, almeno provaci davvero.
    “Beh, di sicuro non sarà qualcosa sulla nostra amica Tiana”, pensò però Dakota. Insomma, quello sarebbe stato davvero troppo. Ma non ne sarei così sicuro, Daky (cit).
    «Visto che siamo stati chiamati tutti e tre, potremmo andare insieme», propose. Lanciò un’occhiata alle due ragazze, sperando che fossero d’accordo... guardò soprattutto Mae, lasciando intendere che sì, lei doveva smaterializzarli al quartier generale... tutti e tre: anche Niamh. "Devo proprio?" "Anche. Niamh."
    Alzò le sopraggiglia allusivo. Maeve? «Ovviamente», rispose con un ascrollata di spalle. Stese il braccio, perché i due sedicenni si attaccassero.
    Niamh? «Nessun problema».
    Bene! Vi dichiamo moglie e moglie.
    Dakota si attaccò a Mae, senza neanche un briciolo di paura (si era smaterializzato con lei troppe volte, e saperla vicina lo tranquillizzava sempre), e senza badare alle reazioni di Niamh. Sperava davvero non soffrisse il mal di smaterializzazione... se avesse vomitato addosso alla Winston, Dakota dubitava che essere una Ribelle l’avrebbe salvata. Rabbrividì al pensiero: mai scatenare la furia omicida di Maeve Winston.
    «Siete pronti? Tre... due... uno»
    CRACK.
    winston,©


    Post del cavolo .-. chiedo immensa venia eeee ciao. Ho fatto parlare il meno possibile Mae e Niamh per non fare casini ♥ ci vediamo alq uartier generale *^*


    Prequest finita KABOOM
     
    .
8 replies since 11/10/2014, 22:13   255 views
  Share  
.
Top