Per farmi perdonare...

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    Non parla più col padre da tre anni, l'argomento famiglia è un tabù.
    Il suo colore preferito è il nero, ama le fotografie istantanee e le sigarette.
    Odia il contatto fisico e tutto ciò che riguarda l'amore e l'affetto in generale,San Valentino per lei è "Il giorno durante il quale mi chiudo in camera e non esco fino a domani"
    Non ha fratelli né sorelle. O almeno così pensa...
    Ashtags per tutti! #lecchinamodeon



    Karma Montgomery
    sheet ⋆ 16 ⋆ Halfblood ⋆ Neutral ⋆ Prefetto Serpeverde ⋆
    Vigilia di Natale ad Hogwarts. Pochi studenti rimasti a scuola:in genere ragazzi con famiglie troppo lontane ed indaffarate o messi male con i compiti. E poi io,che non avevo contatti con mio padre da tre anni e non intendevo averne per molto tempo a venire. Molti dei miei conoscenti erano partiti il giorno prima,avevano abbracciato i loro amici,si erano scambiati regali. Mi avevano rivolto un sorriso di circostanza ed augurato un "Buon Natale" semplicemente per educazione ed io avevo risposto semplicemente perché non avevo altro da fare. E la mattina del giorno prima della festa del consumismo mi ero ritrovata da sola in sala comune,senza nulla da fare,sdraiata a testa in giù su uno dei tanti divanetti di velluto verde. Ero stata male un po' di tempo prima,un raffreddore tremendo mi aveva costretta a letto per una settimana:giusto il tempo di farmi saltare la lezione di erbologia,evviva!No,davvero,ne ero felice. Di quella materia non capivo proprio niente. Non avevo però più visto la professoressa Lagrangein giro e,terrorizzata da quello che avrebbe potuto farmi data la mia assenza,avevo deciso di farle un regalino spacciandolo per un presente per Natale. Era una rarissima pianta consigliatami dal negoziante. Non so quali fossero effettivamente le sue proprietà,ma ero certa che alla prof sarebbe piaciuta. Mi alzai quindi pigramente dal divanetto e mi diressi nella mia camera singola di prefetto dove la pianta (che mi era costata una fortuna) stava in un angolo. Mi infilai gu anti e sciarpa,presi in braccio la pianta che mi copriva quasi interamente la visuale e mi diressi verso le serre di erbologia. Arrivatavi non senza imprevisti,chiamai una o due volte la professoressa ma,non ricevendo risposta,decisi di lasciare lì il mio regalo accompagnato da un bigliettino.Gentile professoressa Lagrange,le auguro un felice Natale ed un meraviglioso anno nuovo. Cordiali Saluti,Karma Montgomery..


    « My blood is burning,I'm radioactive. My heart is nuclear, love is all that I fear. »

    schema role © psìche

     
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    # no one is safe
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    tassorosso
    dopo tutto questo tempo?
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    Asciugò il rivolo di sangue che scivolava dalla bocca sulla spalla, la lingua a schioccare sul palato. Era rimasto ad Hogwarts per le vacanze di Natale perché gli assicuravano vitto ed alloggio gratuito, al caldo, ma dopo soli due giorni già si malediceva per non aver preferito andare a fare l’elemosina a quel riccone testa di minchia dell’americano svitato – nah, non era vero: amava troppo la propria solitudine per accettare l’ospitalità del suo falsoh socio in affari. «ho vinto io» osservò apatico, sollevando la divisa quanto bastava a mostrare al ragazzino i tagli freschi di giornata sull’addome, un simpatico regalo natalizio del suo torturatore di fiducia. Yay. Curvò le labbra nell’ombra di un sorriso al Corvonero, gli occhi verdi ridenti di quell’amara realtà che ad ingoiarla intera, ti ci facevi il riflesso faringeo; se fosse sopravvissuto un altro anno, avrebbe raggiunto il livello di suo fratello BlowJob.
    Ma era un grande se.
    Riabbassò la camicia, premendo con i palmi per asciugare il liquido cremisi delle ferite. Non aveva particolarmente voglia di tornare, ancora!, in infermeria; preferiva gelarsi il culo un altro po’, fino a che avesse potuto, con l’unica compagnia del taciturno Moonarie. Gli piaceva, quel Joey - l’aveva sempre fatto. Parlava poco, non rompeva le palle con domande inutili e superflue, e non capiva mai le sue battute di cattivo gusto, rendendole quindi più divertenti. Non bullizzava i ragazzini più piccoli, CJ; gli piaceva insaccare di botte quelli più grandi, coloro che credevano che qualche anno in più in quella scuola del cazzo, gli avesse resi dei fottuti Merlino. Assaporò il proprio sangue sul filtro della sigaretta, le palpebre socchiuse ad osservare fumo e condensa a sollevarsi di fronte al proprio naso. Talvolta pensava gli sarebbe piaciuto essere in grado di fermare il tempo in quieti istanti simili, unico spettatore di attimi infiniti; poi si ricordava che la poesia era solo per chi era già morto, e quelli come lui non potevano ancora permettersela. Affilò lo sguardo in direzione di una ragazza, espressione piatta e spalle sempre curve – che c’aveva fra le mani, la prefetta dei Serpeverde? Un regalo? Ma no, sembrava una pianticella del cazzo.
    «erba?» Erba. E tentar, nel dubbio, non nuoceva. La seguirono di soppiatto, nascosti nelle ombre che li aveva cresciuti per tutta una vita, silenti nei passi delicati con i quali giunsero alle porte della Serra. Si strinse contro l’angolo dell’entrata, invisibile dalla porta usata dalla Montgomery per uscire. Lanciò uno sguardo d’intesa al ragazzino, bocca curvata verso il basso e sopracciglia sollevate.
    Beh – non il Tassorosso.
    Prese il biglietto rigirandolo fra le dita, il disappunto a dipingersi sul volto mai troppo giovane del Tasso: ma che era quella minchiata? «speriamo non sia cannella» segno della croce, mani incrociate sul petto tre volte, rotola rotola rotola e bacia. Se la sarebbero portata via per tentare di fumarla? Certo, ma non prima di lanciare al suolo vasi assolutamente casuali, e spargerne terra e semi fra i banchi dell’aula di Erbologia.
    Non gli erano mai piaciuti particolarmente, i Serpeverde [blows a kiss in the air for sersha].
    E poi, cuore cinese che Sara credeva fosse il simbolo del big cash portato alle labbra: «non puoi ancora saperlo, ma questo è per te, pref» lasciò in bella vista il biglietto firmato da Karma, circondato dal caos di nature morte degne di un museo, prima di andarsene.
    WE STAN ONE (1) PREFETTO #stiles.
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
     
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    Il biondino tirò fuori dalla tasca l'accendino controllando appena che in giro non ci fossero adulti, e lo accese appena sotto il foglio di carta guardandola prendere fuoco sotto i propri occhi. Buttò a terra la lettera quando ormai le fiamme stavano per raggiungergli le dita. L'ennesima. Fottuta. Lettera.
    "Almeno si sprecasse a scriverci sopra qualcosa". Ma no, Leon non perdeva tempo a dire al figlio adottivo quello che già Joey sapeva (ovvero che più tergiversava sul proprio rientro a casa, più se ne sarebbe prese al suo ritorno), ma continuava con quella tattica di vago terrorismo psicologico dei fogli bianchi (Joey non era certo di come funzionasse la posta magica, così come non doveva saperlo Leon, ma evidentemente l'uomo doveva pensare che sarebbero stati censurati la sfilza di insulti e minacce che avrebbe voluto proferire al figlio; chiaramente, non aveva mai visitato la sala delle torture di hogwarts).
    Pestò il foglio ormai carbonizzato nella neve, e quando alzò gli occhi- uh, era la prefetta serpeverde quella? Non che la conoscesse granchè (mica giocava a Quidditch quindi MEH), ma una volta gli aveva detto di levarsi dal cazzo in corridoio, e un'altra gli aveva dato una spallata nel corridoio sorridendogli poi sentendosi questa gran figa; Joey non capiva cosa ci trovassero in lei i suoi compagni di classe perchè era carina, sì, ma insomma... anche la sua tazza della colazione era carina, ma mica voleva farselo succhiare da questa.
    Ad uno sguardo (annoiato) più attento, si accorse della pianta che la ragazza stava portando. MA !!! ERA MICA ERBA ALLEGRA QUELLA ???? sembrava un sacco, anche se non lo era, e questo voleva dire solo una cosa: un sacco di studenti scemi l'avrebbero comprata per fumarsela, e voleva essere lui quello a vendergliela. Dai, un po' di cash serve sempre (soprattutto perchè Leon glielo avrebbe chiesto al suo ritorno e, dopo gli ultimi furtarelli, joey preferiva stare con la testa bassa per un po' per non farsi beccare), e non era abbastanza disperato ancora da vendersi diversamente.
    «CJ» era lì? non era lì? lo aveva appena visto e sembrava una buona idea interpellarlo? chi lo sa, è la magia della nois. «ti va di fare un po' di soldi?»

    In un modo o nell'altro, il duo meraviglia arrivò alla serra. «non è erba allegra» schioccò la lingua sul palato, osservando meglio le foglie, poi l'uscita per controllare l'arrivo della lagrange, poi di nuovo la pianta. «ma qualche coglione potrebbe cascarci» riconosceva quella pianta da un erbolario che aveva sfogliato una volta cercando le piante più redditizie, ed era abbastanza rara (seppur povera) da essere facilmente fraintendibile per qualche neofilo.
    Comunque erano entrati a tradimento nell'ufficio della prof di erbologia e nelle serre, quindi vuoi non nascondere le tracce dell'intrusione incolpando karma montgomery? Mormorò un Reducio per rendere più facilmente trasportabile la pianta, e si voltò per vedere come potessero fare casino. Non era un terrorista bravo come CJ, e nel dubbi, con sguardo deadpan e fisso, fece cadere una boccetta di vetro a terra (in un'altra vita era chiaramente stato un gatto). Degli arnesi da lavoro che parevano vagamente costosi, se li intascò. Prendendo spunto da qualche libro che aveva letto, usò la terra di un vaso caduto per comporre a terra (con i piedi; non l'avrebbe mai toccata con mano) la scritta "scemo chi legge".
    Poi si ricordò che dovevano incolpare karma, e che la parte del corpo più famosa della ragazza non era certo il cervello, e corresse in "sciemo ki legge xD"
    Tirò su col naso, osservando da più lontano il lavoro compiuto, il bigliettino già fatto dalla montgomery perfettamente posizionato ad hoc per far credere fosse un commento ironico e aggressivo. E qindi? e quindi.
    Ho perso dieci fottuti minuti a rispondere a un messaggio perchè la gente si complessa i regret everything
    «secondo te sersha lo comprerebbe?» secondo me sì, ma lo scopriremo nel prossimo episodio perchè ho sforato di brutto
    # no one is safe
    12 y.o. | ravenclaw
    frase bellissima e fuori contesto
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco
    joey moonarie
    poisoned youth


    punti rispetto: +5
     
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2 replies since 24/12/2014, 17:25   111 views
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